Eccezionale ritrovamento al Castello del Piagnaro: recuperata una testa di gargoyle

Il direttore del museo delle Statue Stele: «Dovrebbe risalire ai secoli XV-XVI. Considerata la qualità del pezzo, sarebbe nostra intenzione inserirlo alla fine del percorso espositivo»

Importante recupero al castello del Piagnaro di Pontremoli, sede del museo delle Statue Stele della Lunigiana: si tratta di un gargoyle (o doccione). «Esattamente vent’anni fa – racconta Angelo Ghiretti, direttore del museo – mentre si stava sistemando la passerella in metallo che dal parcheggio retrostante conduce all’entrata posteriore del Castello del Piagnaro, il fabbro che vi stava lavorando, il signor Ernesto Sanguanini di Rivarolo Mantovano (Mn), grazie ad un orecchio scolpito che spuntava dalle macerie circostanti, scorgeva una testa in arenaria entro uno dei tanti cumuli di pietre di risulta posti sul fianco est del castello. La testa, con la bocca aperta ad uso fontana, parrebbe raffigurare un satiro, seppur reinterpretato alla luce della locale tradizione popolare lunigianese (orecchie a punta, occhi a mandorla, tracce di corna oggi spezzate ma di cui si nota ancora l’arrotondamento basale); il pezzo sembra abbia subito una rubefazione da incendio».

«Al ritrovamento – prosegue Ghiretti – era presente il sindaco di allora Enrico Ferri che fece spostare la testa all’interno di un apposito spazio comunale, dove è stata gelosamente custodita per tutti questi anni. Nei giorni scorsi lo stesso fabbro, presente al Piagnaro per realizzare i sostegni delle stele Càmpoli e Càprio di prossima esposizione, ci ha informati del fatto, chiedendo di poterla rivedere. Ho quindi potuto prendere visione della testa scolpita, che risulta di buona e curiosa fattura, con la bocca usurata dallo scorrere dell’acqua. Purtroppo appaiono di non facile soluzione né la funzione né la datazione del pezzo».