Effetto mistero: tutti in coda per le Statue Stele

14.635. Tanti sono i visitatori che in quest’ultimo anno hanno affrontato l’impegnativa salita del Piagnaro per giungere al Castello ed ammirare il Museo delle Statue Stele. Un numero importante che diventa simbolo del successo del progetto di rinnovamento dell’allestimento museale che ha visto coinvolti diversi attori dal Comune di Pontremoli, alla Provincia, dalla Regione Toscana alla Sovrintendenza. Dodici mesi dopo si può affermare che la sfida lanciata è stata vinta.
Era infatti il 27 giugno del 2015, quando il nuovo Museo delle Statue Stele si presentava nella sua nuova veste con l’inaugurazione ufficiale. Un nuovo allestimento, che si mostrava raddoppiato negli spazi espositivi anche grazie allo sfruttamento della manica sud del castello, rimasta chiusa per secoli. E con un’esposizione ricca di fascino con le sale che si ripropongono di far vivere al pubblico un’esperienza immersa nella magia delle Statue Stele con la possibilità di sfiorare i reperti. E questo fascino è stato premiato con numeri straordinari: infatti gli oltre 14.635 visitatori rappresentano un dato molto importante che segna un incremento rispetto alle visite medie annuali di circa 12.000 presenze. Scorporando i numeri stati 8.408 i visitatori che si sono recati nei primi sei mesi dalla riapertura (dal 27 giugno al 31 dicembre 2015) mentre sono stati 6.027 le presenze dal primo gennaio fino al 31 giugno. Il “clou” dell’anno è stato segnalato ad agosto, infatti nel mese di Medievalis i visitatori sono stati ben 3.210. Turisti di ogni “razza e foggia” con tante presenze di stranieri, si parla di una partecipazione tra il 20 ed il 25% e determinante si è rivelato in questo senso il traino da parte dell’Expo, ma anche tanti italiani e molte scolaresche specie durante il periodo dell’anno scolastico. Dati senza dubbio positivi ed infatti è palese la soddisfazione di Angelo Ghiretti, direttore del Museo, che evidenzia come, oltre alla positività dei numeri, ci sia da segnalare anche l’alto tasso di gradimento da parte dei visitatori presenti “questo allestimento ha davvero ottenuto un grande consenso da parte dei visitatori che rimangono incantati dalle sale espositive. Un gradimento che è possibile riscontrare anche dai commenti che vengono rilasciati nel libro delle presenze”. Tutto merito di questo nuovo allestimento, realizzato dall’architetto Guida Canali, che accoglie i visitatori con la “Casola”, una stele tra le più famose, per poi andare avanti nel percorso che distribuisce ben quaranta pezzi, tra cui il gruppo di Groppoli, ritrovato in successione nei primi anni del 2000 ed esposto per la prima volta in un museo. Un lungo corridoio al piano terreno, completamente recuperato e caratterizzato da un’ampia manica medievale rimasta intatta nei secoli, in cui sono state disposte la maggior parte delle stele del gruppo A e B, quelle più antiche. Al primo piano (nell’area del “vecchio” museo), invece, sono ospitate le stele più “recenti” (gruppo C), oltre al materiale multimediale, ai video e a sale di approfondimento. Un aspetto, quello dell’apporto multimediale che Ghiretti sottolinea con orgoglio come permetta al visitatore di poter accedere alla visita con più consapevolezza ma che allo stesso tempo è meno impegnativo di corposi manuali “un modo per accompagnare per mano il visitatore permettendogli di comprendere meglio la storia del “popolo di pietra” ma senza essere fastidiosi o pedanti”. “Senza dubbio – evidenzia Ghiretti – questo primo anno ci dice che è stata vincente questa idea di rinnovare, rivoluzionando ma allo stesso mantenendo intanto il cuore del Museo. Una sfida che non era così scontata come può apparire oggi. Il Museo è stato riaperto pur non essendo pronto al 100%, ma lo spettatore non se ne accorgeva e siamo riusciti a completare gli ultimi ritocchi (che in non riguardavano l’allestimento museale ma più le apparecchiature tecniche)”.
Ora l’attesa è per la conclusione dell’ascensore che dovrebbe permettere ai visitatori di arrivare al Museo partendo da Porta Parma per permettere una maggiore fruibilità del nuovo Museo. Il progetto, elaborato dall’architetto Nicola Gallo, prevede lo scavo di una galleria con ingresso sulla sinistra del tabernacolo dedicato alla Madonna (lato ovest del largo) e sviluppo di una sessantina di metri all’interno della collina. Al termine della galleria sarà installato l’ascensore che, in una ventina di secondi, permetterà a gruppi di sei persone di superare il dislivello di circa 40 metri presente tra il punto di partenza e quello di arrivo, al piazzale già esistente ai piedi del torrione nord. L’opera avrebbe dovuto essere (secondo progetto) conclusa nel marzo scorso anche se alcune difficoltà iniziali (si è trovato ad inizio escavazione un tratto molto duro di pietra che ha reso difficile i lavori) farà slittare almeno fino all’autunno per il taglio del nastro.

 

Riccardo Sordo – Il Tirreno – 20 luglio 2016