Il frammento è autentico Stele, convegno ad hoc

L’autenticità del frammento di statua stele trovata il 5 settembre scorso nella zona di Levanto è stata confermata dal dottor Angelo Ghiretti, archeologo direttore del Museo delle Statue Stele di Pontremoli. Esperto studioso di questi manufatti, il dottor Ghiretti ha affermato che si tratta di un frammento della testa di una statua-stele che doveva in origine raggiungere l’altezza di 1,5 metri circa. “La testa era ad arco semicircolare – spiega -, sulla superficie volutamente abbassata si notano gli occhi, in mezzo si trova un segmento rettangolare, in rilievo, corrispondente al naso. E’ probabilmente una stele di tipo B, secondo la classificazione di Augusto Ambrosi, e pertanto può risalire all’epoca eneolitica (fra il 3400-3300 e il 2300-2000 a.C.). In Lunigiana si sono rinvenute fino ad oggi 83 statue di questo tipo. Quella di Levanto è l’84esimo esemplare ed è particolarmente interessante perché è la più occidentale. Infatti, fino ad oggi, i ritrovamenti non andavano oltre il sito di Zignago-Novà. Di particolare importanza è il fatto che nel 1996, poco lontano dal ritrovamento, era stato eseguito un piccolo scavo archeologico, diretto dal dottor Enrico Giannichedda, archeologo dell’Iscum di Genova, il quale vi aveva identificato un sito risalente all’età del bronzo”. Il frammento di stele è stato scoperto da due esperti escursionisti, Marta Mingucci naturalista e guida ambientale del Parco delle Cinque Terre e Matteo Scardovelli, dottore di ricerca in Arte Paleolitica, salendo su un sentiero in località Monte delle Forche a Levanto. Con occhio attento hanno riconosciuto nella scheggia di arenaria, reimpiegata in uno scalino del sentiero, un frammento di statua stele, ovvero di una raffigurazione umana risalente alla preistoria. La dottoressa Aurora Cagnana Archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, ha informato immediatamente il Soprintendente, architetto Manuela Salvitti e ha subito recuperato il prezioso reperto, dichiarando che “poiché la scoperta fortuita è stata immediatamente comunicata alla Soprintendenza, ottemperando agli obblighi di legge, gli scopritori hanno senz’altro diritto al premio di rinvenimento” Per presentare il reperto è stato organizzato dall’Amministrazione comunale di Levanto un incontro alla Loggia medievale sabato 26 settembre alle 20.30. Nell’occasione saranno presenti il vicesindaco Luca del Bello ed Aurora Cagnana, mentre tre specialisti svolgeranno altrettante brevi relazioni con diapositive. L’archeologo Ghiretti, oltre a illustrare il reperto, con ampi riferimenti a manufatti simili conservati nei Musei, spiegherà che cosa fossero le statue-stele e per che tipo di rituali venivano erette.

 

 

fonte LA NAZIONE