La Toscana premia le eccellenze

Gazzetta di Parma 08.07.2017

La prima edizione del Premio Architettura Toscana (PAT) nasce con l’obiettivo d’incoraggiare la cultura del progetto contemporaneo in tutte le sue molteplici declinazioni. Il Premio si è infatti rivolto a cinque diversi ambiti: opera prima; nuova costruzione; restauro o recupero; allestimento e interni; spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione.

L’Italia è il Paese delle identità territoriali ed è quindi interessante poter valutare la qualità dell’architettura anche da un punto di vista regionale, apprezzando che cosa connoti la contemporaneità toscana. Così, in continuità con la storia e la tradizione locale, i cinque vincitori comunicano una grande attenzione per il contesto, ambientale e urbano, ma anche un controllo formale attraverso la pratica del disegno e una passione per la matericità che diviene colore, texture, design. Priorità eterne dell’architettura toscana che si rinnovano con uno spirito sensibile alle tendenze internazionali.

Firenze si aggiudica due vincitori nella categoria restauro e in quella degli spazi pubblici. I premiati sono l’eccellente progetto del Museo degli Innocenti di Ipostudio guidato da Carlo Terpolilli, e la riqualificazione di piazza dei Tre Re, una delle piazze medievali più antiche della città, trasformata da Chiara Fanigliulo in un’inaspettata oasi verde all’interno del denso edificato storico. Ecòl + Alberto Gramigni si aggiudicano il riconoscimento all’opera prima con la realizzazione, a Prato, della nuova piazza dell’Immaginario che trasforma un anonimo spazio a parcheggi in una piazza civica per la comunità. La categoria nuova costruzione è vinta dallo studio romano Alvisi Kirimoto & Partners con la Cantina Bulgari a San Casciano dei Bagni (Siena). Il calibrato e suggestivo allestimento del Museo delle Statue stele lunigianesi a Pontremoli (Massa Carrara) di Canali Associati si è affermato nella categoria dedicata agli interni.

Su 150 partecipanti, sono queste le cinque opere, realizzate tra il 2012 e il 2017, vincitrici del Premio, organizzato da Consiglio Regionale della Toscana, Ordine degli Architetti di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana. I progetti sono stati valutati da una giuria internazionale composta da Marco De Michelis, Sandy Attia, João Luís Carrilho da Graça, Simone Sfriso e Guido Borelli. Premiati e menzionati sono in mostra fino al 23 luglio presso la Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella, sede dell’Ordine degli Architetti di Firenze.La mostra, allestita con grande cura, è una testimonianza dell’impegno delle istituzioni toscane a diffondere la cultura della qualità che significa, come ha sottolineato la consigliera regionale Elisabetta Meucci, che ha portato avanti l’istituzione del Premio con legge regionale, “valorizzare le migliori esperienze realizzate nel territorio della Toscana principalmente per tre motivi: primo, perché questo è un elemento determinante della trasformazione del territorio; secondo, per sostenere buone pratiche d’innovazione ambientale e civile; terzo, per incentivare il percorso di crescita di tanti giovani professionisti toscani. Oggi in questi progetti premiati, ma anche nei molti arrivati, troviamo degli ottimi elementi per poter sperare di consegnare alle future generazioni una Toscana ancora più bella nelle sue città, nei suoi luoghi pubblici e nel suo paesaggio“.