I musei sono chiusi, ma non sono fermi e le Statue stele attendono i visitatori con tante novità. Il Museo delle statue stele al castello del Piagnaro non ha interrotto la sua attività di ricerca, valorizzazione e arricchimento della propria collezione. Basti pensare all’acquisizione della Statua stele Pontremoli Monte Galletto n.85, una testa di stele di rara bellezza e stato di conservazione consegnata al Museo a marzo da chi l’ha ritrovata, Paolo Pigorini di Carrara, di origine pontremolese. L’ha rinvenuta mentre con suo padre Walter stava salendo l’antica percorrenza acciottolata che, staccandosi dalla Francigena all’altezza della confluenza Magra-Verde, sale a monte Galletto, il colle che sovrasta la Santissima Annunziata. Il contadino, arando il campo, aveva raccolto le pietre più grandi per accumularle nella sottostante mulattiera, in abbandono. Qui Pigorini aveva visto un sasso strano a forma di fungo, e deciso di portarlo a casa. Tolta la terra la bella sorpresa: il direttore del Museo, Angelo Ghiretti, lo ha riconosciuto come opera autentica dell’età del Rame, avvisando il funzionario della Soprintendenza Marta Colombo e il sindaco Lucia Baracchini. La nuova stelle è da vedere, come tutte le altre. Il misterioso popolo di pietra attende i visitatori con altre novità, il percorso museale è stato ampliato e per i più piccoli la cooperativa “Solidarietà e lavoro”, che gestisce il museo, ha fatto una mini guida con tanti giochi, strizzando anche l’occhio ai prezzi: residenti di Pontremoli e studenti pontremolesi pagheranno il biglietto un euro.