Al castello del Piagnaro, a Pontremoli, picco d’ingressi, quest’anno, anche grazie al nuovo look espositivo.
Nuovo record di visitatori per il Museo delle Statue Stele di Pontremoli, che nel 2018 ha staccato oltre 18mila biglietti. Due giorni prima di San Silvestro la cifra era esattamente 18.038 e il risultato è anche la partenza di una nuova sfida verso quota 20mila che l’Amministrazione comunale si prefigge per il nuovo anno. Il picco più alto è stato registrato ad agosto con 3.544 ingressi totali tra interi, ridotti, residenti e laboratori didattici, poi altre punte di rilievo ad aprile e maggio. Frutto di un’attività attrattiva che ha legato al Castello del Piagnaro, sede della struttura museale, eventi e spettacoli vari come “Borgo da sfogliare” a maggio e poi “Medievalis” ad agosto tra i più importanti. Ma anche laboratori teatrali per bambini, convegni organizzati da enti e associazioni, cene di beneficenza e addirittura matrimoni. Dire sì alla propria amata all’ombra dei bastioni sta diventando una moda molto seguita.
Sono in crescita i numeri di chi sceglie il Castello per scambiarsi le promesse più importanti della vita: al tramonto, nelle ore mattutine o nel pomeriggio. E il 2018 è stato l’anno delle unioni matrimoniali più varie con le stele che hanno simbolicamente interpretato il ruolo di testimoni immobili alle cerimonie. « Elementi determinanti nella crescita del numero di visitatori sono stati indubbiamente l’appartenenza alla rete dell’ Istituto Valorizzazione dei Castelli, per la Regione Toscana e del circuito Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli per l’Emilia Romagna – afferma il sindaco Lucia Baracchini -. Sinergie che hanno offerto visibilità e prestigio al Piagnaro. E poi la convinzione dell’Amministrazione di Pontremoli delle potenzialità di questo luogo in cui trovano silenzio e custodia le magiche e misteriose Statue Stele e in cui rivive lo spirito di un tempo, la bellezza della storia unita alla cultura e alle loro peculiarità.E anche per l’anno che verrà le idee non mancheranno».
Negli ultimi mesi il Museo dedicato alla memoria di Augusto Cesare Ambrosi che lo creò nel 1975, ha acquisito altre stele: una testa incastonata sulla facciata di pietra di una casa storica di Caprio in Comune di Filattiera e quella di Campoli, murata all’aperto davanti all’oratorio del paese, nel Comune di Mulazzo. Il « prelievo« era necessario per difendere dall’usura del tempo e degli eventi atmosferici i preziosi reperti. Il nuovo look espositivo del Museo del Piagnaro, firmato dall’architetto Guido Canali di Parma, famoso per la ristrutturazione del Museo di Santa Maria della Scala a Siena e del Museo del Duomo di Milano, ospita ora 42 sculture su 82. Le altre stele sono conservate al Museo Civico ‘Ubaldo Formentini’ della Spezia, al Museo del Territorio dell’Alta Valle Aulella a Casola in Lunigiana, alcune sono di proprietà privata.
“Un arricchimento di grande valore – prosegue il primo cittadino Lucia Baracchini– grazie ad un grosso impegno di volontari, associazioni che con i loro service e tanto amore per la storia, ben si prestano a realizzare una vera sussidiarietà con il territorio per la sua conservazione e la sua rivitalizzazione. Continua poi l’organizzazione di laboratori didattici in collaborazione con associazioni del territorio: numerose le scuole, anche da fuori provincia, che scelgono i programmi di attività inseriti nelle proposte per il nuovo anno del Castello del Piagnaro. E poi diverse iniziative, ancora in fase di elaborazione, che saranno volte ad implementare l’offerta, a proporre sempre un qualcosa di nuovo, innovativo, originale ed attrattivo”.