“Medievalis” torna a Pontremoli

Come ogni anno torna a Pontremoli la rievocazione storica “Medievalis”, quest’anno dal 21 al 25 agosto, nel borgo storico lunigianese. Si ricorda con questo evento il diploma di Libero Comune riconosciuto a Pontremoli nel 1226 dall’Imperatore Federico II, definito da quest’ultimo come chiave e porta di comunicazione tra Lombardia e Toscana, a conferma dell’importanza di questo centro nel Medioevo, tra l’altro punto di passaggio della Via Francigena.

Su questi presupposti, Pontremoli per cinque giorni rivive i fasti medievali, chiudendo il centro storico alle auto e alle espressioni della contemporaneità, e lasciando spazio a viandanti, mercanti, cavalieri e figuranti di ogni genere a ricordare i rappresentanti del clero, della nobiltà, del popolo e di tutto ciò che richiama i cosiddetti secoli bui del Medioevo.

La vita medievale per cinque giorni viene così riproposta nelle figure tipiche del popolo, il contadino e la chiromante, accanto a momenti tipici come i duelli o le esibizioni dei falconieri, il tutto accompagnato dalla possibilità di degustare piatti tipici locali che dalla tradizione di quel periodo provengono.

Ma è soprattutto la “Disfida della Cortina di Cazzaguerra”, l’ambito Palio di Medievalis, una scultura bronzea del Prof. Luciano Preti, a dettare la cadenza di questi giorni di festa. Infatti, le tre fazioni storiche, Sommoborgo, Immoborgo e Contado, si sfideranno in contrasti vari dai quali uscirà la contrada vincitrice.

Tra gli eventi è previsto anche il corteo storico, cui partecipano circa 300 figuranti della Compagnia del Piagnaro, ma anche le esibizioni degli uomini d’arme, addestrati tutto l’anno e sempre molto attenti alla riproposizione storica, e degli arcieri, che nella realtà erano una classe poco abbiente, per cui non potevano permettersi servitù o anche un cavallo, e per questo motivo erano preparati militarmente a far fronte da soli al nemico. Si pensi che un arciere era in grado di lanciare fino a 10/12 frecce in un minuto, a testimonianza della grande abilità che li contraddistingueva. In tutto questo contesto non possono mancare le danze che allietavano le corti medievali fino all’Umanesimo, in un passo semplice e cadenzato a voler dimostrare un’armonia non solo esteriore, nella società, ma anche interiore, in cavaliere e dama.

Partecipare a “Medievalis” è anche l’occasione per girare e conoscere Pontremoli, borgo storico di primaria importanza in tutto il Medioevo, al pari di Bobbio. La sua posizione strategica, sulla Via Francigena e come passaggio tra i monti e il mare, l’hanno reso centro importante sia per la Chiesa, con l’egemonia divisa tra il Vescovo di Luni e quello di Brugnato, e le importanti famiglie Malaspina, Antelminelli, Fieschi e Sforza. Un passato ricco di storia quello di Pontremoli, e un presente che non dimentica le proprie radici, ma che anzi parte da queste per riproporsi anche in chiave naturalistica e artigianale, aspetti molto fiorenti da queste parti.