“Mi ha incuriosito sembrava un fungo”

Paolo Pigorini ha raccontato la scoperta della stele avvenuta durante una passeggiata col padre Walter lungo il sentiero che faceva in gioventù quando abitava a Pontremoli. “Stavamo risalendo il tracciato verso la cima del Monte Galletto, – ha ricordato – E mi è caduto l’occhio su una pietra che affiorava dalla terra. sembrava la cappella di un grosso fungo. Incuriosito ho rimosso il pezzo dal terreno, ma era incrostato di terra. Così ho deciso di portarlo a casa per pulirlo ed esaminarlo meglio Dopo averlo lavato, con grande meraviglia si sono svelati i tratti caratteristici della stele. Attraverso mio cugino Massimo Lecchini che è consigliere comunale ho preso contatto con il direttore del museo che l’ha riconosciuta come opera autentica dell’Età del Rame. Mi ha fatto piacere consegnarla per valorizzare sempre di più la raccolta museale dei menhir”.

 

La Nazione