Intervista al sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini sul blog Turismo che Passione
Pontremoli conosciuta per il suo territorio compreso nel comprensorio della Lunigiana, per i siti culturali tra i quali il Museo delle Satue Stele, ed oggi anche per essere la residenza di due personaggi famosi in tutto il mondo come Zucchero.
Sicuramente Pontremoli rappresenta un punto di particolare significato culturale anche da un punto di vista di percorso storico. A Pontremoli il Liceo classico vescovile Don Marco Mori ha visto diplomarsi, nel corso degli anni, giovani (pontremolesi e non) che hanno poi saputo portare alto il nome della nostra città, a significare l’alto livello di preparazione che le nostre scuole sapevano dare e il forte spessore culturale che comunque sempre caratterizzato il nostro comune. Certo oggi alcuni siti, fra i quali il museo delle Statue Stele, nel suo rinnovato allestimento, si connotano quali eccellenze nel panorama di interesse turistico, ma non possiamo non ricordare tutto ciò che riveste significato sia nel campo del turismo religioso che in quello naturalistico/paesaggistico, così legato non solo al mondo del fitness ma anche a quello del wellness.
L’aver l’onore di essere stati scelti da un personaggio internazionale del calibro di Zucchero quale luogo di residenza per sé e per la propria famiglia diventa , in un tale contesto , ulteriore motivo di vanto e di orgoglio, oltre che riflessione per sollecitare l’investimento nelle diverse forme di arte , frutto di genialità e creatività.
Il Castello del Piagnaro che domina dall’alto la città con all’interno appunto il Museo delle Satue Stele diventato un punto di riferimento per le visite di Pontremoli in particolare delle scolaresche provenienti da diverse parti d’Italia, sarebbe un occasione importante per far conoscere ed apprezzare la storia di Pontremoli, in primis, e della Lunigiana, magari affiancando alle guide interne, una figura, una sorta di storico. Cosa ne pensa?
Le iniziative che l’Amministrazione Comunale di Pontremoli ha iniziato nel precedente mandato e tutt’ora sta portando avanti , pur tra tante difficoltà, vedono interventi sia nella promozione della città di Pontremoli quale luogo “sicuro” e coinvolgente per uscite didattiche e di visite d’istruzione, anche di più giorni, per scolaresche provenienti da diverse parti d’Italia, e per questo già da due anni predispone depliant pubblicitari con all’interno le varie possibilità che i docenti possono analizzare per chiedere poi l’offerta che più preferiscono, anche in base all’età dei propri alunni, ma anche iniziative propedeutiche a queste , fra le quali sicuramente ci sono anche approfondimenti storici.
Il Comune di Pontremoli è sicuramente uno dei primi, a livello nazionale, ad aver siglato un protocollo di Intesa con scuole , associazioni ed enti per la promozione di un progetto di alternanza scuola lavoro che veda il territorio come risorsa, e non più come limite, anche per la realizzazione di percorsi basati su creatività, conoscenze e passione.
Al fine di agevolare questo tipo di relazioni è anche stata predisposta, sulla base delle disponibilità date dalla normativa vigente della Regione Toscana in merito alla promozione del territorio per gli alunni delle scuole, un elenco di studiosi del territorio, disponibili a prestare la propria competenza per un coinvolgimento sempre più significativo degli alunni nel loro percorso di conoscenza di un territorio.
Promuovere il turismo nel territorio lunigianese, creando una sorta di card, offerta dalle strutture ricettive, per conoscere il territorio con la possibilità di ottenere agevolazioni per l’entrata nei siti culturali, gustare i prodotti tipici, mangiare nei ristoranti, partecipare ad eventi, una soluzione che molte realtà italiane già adottano, il tutto magari pubblicizzato in un portale dedicato appunto a questa iniziativa. Cosa ne pensa?
Tutte le iniziative che leggono il principio delle reti, nelle varie declinazioni che si possono delineare con tale concetto, quale punto di implementazione e di rafforzamento di un territorio piuttosto che di una iniziativa sono senz’altro meritevoli di essere conosciute ed approfondite.
La necessità di legare sempre di più l’aspetto culturale puro con quello della tradizione enogastronomici e della necessità, oggi più sentita che mai, di proteggere sensazioni e gusti sapori e profumi, ormai sempre più spesso a rischio di estinzione in virtù di una omologazione che sta rischiando di vedere depersonalizzazioni importanti per un territorio che invece è riuscito a mantenere molte delle sue peculiarità, deve convincere sempre di più gli operatori locali che la vera ricchezza del nostro territorio sta proprio in quest’atmosfera fatta di tempi che furono, che coinvolge emotivamente e sensorialmente, ma anche umanamente. La dimostrazione della ricerca del cittadino del terzo millennio di ciò che la storia è stata a livello di sensazioni ed emozioni è evidente nella forte partecipazione che una manifestazione collaudata come Medievalis testimonia ogni anno; ricerca di momenti magici e di suoni, incontro con il fuoco e con tutto ciò che il fuoco, nella nostra storia millenaria, ha saputo rappresentare nel suo incontro con l’acqua, altro elemento che ci appartiene.
Pontremoli si è mossa anche nella direzione di predisporre un portale interamente dedicato al turismo che verrà presentato nei prossimi mesi e che si chiamerà “Pontremoli porta di Toscana”.
La Lunigiana doverebbe rappresentare il fiore all’occhiello della provincia di Massa Carrara, ma le due realtà appaiono turisticamente distaccate, perchè secondo lei?
La distanza storica che ha caratterizzato i diversi angoli della nostra provincia , purtroppo, non è stata superata dall’unificazione amministrativa in un’unica provincia che, pertanto, ha sempre mantenuto peculiarità diverse ma anche “distanti” culturalmente.
La Lunigiana ha sempre subito il suo essere incuneata fra altre due regioni ed ha sempre risentito molto degli influssi sia della Liguria che dell’Emilia Romagna.
La strada che dobbiamo percorrere per creare unitarietà di intenti e omogeneità di obiettivi è senz’altro ancora molto lunga e sicuramente non è aiutata dal fatto che la nostra provincia abbia sempre crescenti difficoltà nel mondo del lavoro , diventando pertanto una provincia con una tasso sempre crescente di persone anziane a discapito di quell’energia dei giovani, fatta di forza e creatività, unite a innovazione e ingegno che rappresenta una possibile porta per il futuro. L’unitarietà del turismo può trovare una propria collocazione solo come risposta all’unitarietà della vision di un territorio, per il quale, credo, sono in corso davvero tanti sforzi.
Posta al nord della provincia di Massa Carrara, Pontremoli, così come gli altri paesi del comprensorio, non sono così lontane da zone molto frequentate non solo dai vips, come Viareggio, Forte dei Marmi, Le Cinque Terre, per fare qualche esempio. Pensare ad automezzi per i turisti da e per la vostra realtà, potrebbe essere una soluzione da prendere in considerazione?
Sicuramente mettere a disposizione dei mezzi per andare alla ricerca di offerte culturali diverse , pacchetti di arte e sapori, occasioni nelle quali la possibilità di fare esperienze e di arricchire la propria memoria emozionale possa davvero fare la differenza e tornare a celebrare l’unicità dell’individuo può rappresentare una bella opportunità per implementare la conoscenza dei nostri territori e sicuramente negli ultimi anni si è visto un progressivo aumento di presenze e un progressivo aumento di interesse nei confronti di Pontremoli. Un sistema territoriale che offra servizi agevola la conoscenza e la presenza di turisti nel territorio, ma può funzionare solo se supportato da un sistema di pubblicizzazione delle tante ricchezze, siano esse tipicamente culturali, ma anche più legate al mondo enogastronomico piuttosto che naturalistico, unitamente alla rete dei servizi di accoglienza che fa sì che il turista si senta non solo accolto ma anche coccolato, che possa cioè vivere l’esperienza della sua unicità di Persona, ospite desiderato, curioso conoscitore di una storia molto ricca e di un “ieri” che è ancora “oggi”.